sabato 31 dicembre 2011
L'occhio "invisibile" del mercato
mercoledì 28 dicembre 2011
Democrazia violata
Si riteneva infatti che con l'adozione del bipolarismo (seppure imperfetto) fosse finita l'epoca dell'inciucio partitocratico. Non ci si è resi conto, per converso, che la presenza sia pur larvale del cosiddetto "centrismo" di marca democristiana, equamente suddiviso in entrambi i poli, avesse mantenuto sotto traccia, tutta la sua efficacia; per cui, se all'inizio, si riteneva "ininfluente" tale presenza, con il tempo, tale "ininfluenza" è diventata influente (pensiamo a Casini con la sua terzietà) e con la dipartita del caro Gianfrì tale presenza è divenuta addirittura condizionante.
venerdì 23 dicembre 2011
Alleggerimento quantitativo
Lorenzo Binismaghi |
Lorenzo Binismaghi, alla fine del suo mandato nella BCE, dichiara al Financial Times una cosa molto interessante. In breve: uno dei punti in cui c'è stato più scontro (quasi dogmatico) in questo ultimo anno e mezzo nella Bce è stato sul famigerato quantitative easing, concernente la politica monetaria non ortodossa di acquisti sul mercato seguiti dalla FED, per sostenere il ciclo monetario degli Stati Uniti ed evitare che quel paese vada in recessione. In pratica si è soliti dire che la BCE non può e non deve (?) assumere tale politica, quando, in effetti, potrebbe benissimo praticarla, qualora ci si trovassse in condizioni difficilissime, così come è accaduto negli Stati Uniti. Una cosa che praticamente fa anche la Bank of England. Bene, su questo punto, Binismaghi non riesce a comprendere il motivo di tale diniego. Interessante punto di vista che potrebbe -in un futuro nemmeno troppo remoto - spianare la strada per una nuova politica economica.
giovedì 22 dicembre 2011
Mister Mario e i tre porcellini dell’apocalisse
Trovo che tali calcoli siano veramente meschini, se non altro poiché il bene della nazione non è né al primo né al secondo posto… ma all’ultimo. Qui l’unico cruccio che si pongono i “politici” è dettato dalla possibilità di essere rieletti e di continuare a sperperare denaro pubblico.
mercoledì 21 dicembre 2011
"Democrazia" sospesa
"Se La democrazia consiste nel livellamento alla base,
nel rifiuto di ammettere le ineguaglianze naturali;se la democrazia consiste nel credere che il poteretrova la sua origine nella massa e non nell'élite,allora, effettivamente, ritengo che la democrazia è una finzione.Non credo al suffragio universale, poichè il voto individualenon tiene conto delle differenze umane.Non credo all'uguaglianza ma alla gerarchia...Io non credo alla libertà... ma alle libertà.La libertà che non si piega davanti all'interesse nazionale,si chiama anarchia e distruggerà la nazione.Non si governano angeli nello spazio, ma uomini sulla terra,che sono come sono e non come alcuni vorrebbero che fossero".
"la peggior forma di governo possibile, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora".
martedì 20 dicembre 2011
Articolo 18 addio?
La politica - d'altro canto - è morta da tempo immemorabile. Ma non è stato un caso di omicidio e nemmeno di suicidio. Si tratta invero di eutanasia.
"Ragazzi, siamo in recessione" - verrebbe da dire. Ma non solo economicamente. Anche nel campo dei diritti si procede con la scure. Si richiede sempre più flessibilità. A questo proposito si invoca la flex-security di marca danese, una sorta di mix fra flessibilità del lavoro e sicurezza. Ma l'ex Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, avverte di aver studiato la materia e che tale ipotesi risulterebbe irrealizzabile in Italia per via degli alti costi di realizzazione. E così l'art. 18 diventa sempre più ingombrante, fino a suscitare l'ira dei sindacati confederali. Pietro Ichino, invece, si dichiara possibilista. Secondo la sua ipotesi si potrebbe assumere a tempo indeterminato, salvo poi sciogliere il rapporto senza troppe difficoltà. Una sorta di matrimonio scindibile, dunque. Ma perché c'è tanto allarme sull'art.18? Le radici vanno ricercate in quella sorta di unione consociativa che risale alla prima repubblica, dove i socialcomunisti gestivano la politica del lavoro e i democristiani quella industriale. Entrambi, visti i risultati odierni hanno miseramente fallito.
Forse questo articolo sarà stralciato e diventerà carta-straccia. Non che prima fosse proprio una misura equa. Tutti avevano avvertito la palese sperequazione fra le aziende con 15 dipendenti e quelle con 16. E dire che il vecchio subcomandante Fausto voleva estenderlo a tutti. Purtroppo però il referendum diede esisto negativo. I lavoratori fissi pensarono bene di recarsi al mare invece che a votare, facendo venir meno il quorum necessario...Le solite categorie protette non si mobilitarono per la estensione, e anche il "cinese", Sergio Cofferati, diede una mano a remare contro, attraverso qualche dichiarazione non proprio commendevole...
Specchietti per le allodole
Il debito pubblico
Un tema di estrema attualità, spesso sottovalutato nel passato, è quello dell’annoso debito pubblico.La storia
La Svolta
Beniamino Andreatta e Carlo Azeglio Ciampi |
Non si può parlare di un'applicazione della teoria economica keynesiana. Difatti, chi segue la politica di John Maynard Keynes, non farebbe mai una cosa del genere. La crescita di questo disavanzo anche negli anni ‘80 non fu l’esito di politiche neo keynesiane. Il problema del disavanzo pubblico era noto a tutti in quegli anni. Ma tutti fecero finta di non vedere. Gli unici, per amor del vero, a denunciare questo stato di cose furono i radicali, guidati da Marco Pannella. A tal proposito, il governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi scrisse:
“In nessun altro paese industrializzato i disavanzi pubblici hanno mantenuto per così lungo tempo dimensioni tanto ingenti come in Italia. I problemi posti dall’interazione tra debito accumulato e disavanzi ripetutamente elevati si fanno pressanti”.
Conclusioni
Tutti ricorderanno la nefasta esperienza vissuta durante la Repubblica di Weimar in Germania dove per fare la spesa occorrevano carriole di marchi.
domenica 18 dicembre 2011
venerdì 16 dicembre 2011
Pronostici pessimi
martedì 13 dicembre 2011
il disaccordo dell'immacolata
lunedì 12 dicembre 2011
Mario Monti & Co.: i nuovi Visitors
12lunedìdic 2011
Posted by francescofilini in Banche, Centrodestra, Daneistocrazia, Governo, Monti, Politica, Signoraggio, Sinistra Nazionale, Usura, Usura
Qualche sera fa stavo rivedendo sulla rete alcuni episodi di V-Visitors, una serie tv di gran successo che negli anni ottanta appassionò molti tra ragazzini e adulti: alieni-lucertoloni giunti sulla Terra da un pianeta lontano assumono sembianze umane presentandosi come “amici”, pronti a far dono ai terrestri della loro progredita evoluzione tecnologica e scientifica, ma in realtà la visita nel nostro pianeta nasconde un obiettivo ben preciso: rubare l’acqua. I terrestri, all’inizio diffidenti e spaventati dall’arrivo di queste 50 imponenti astronavi-madre stazionanti in altrettante grandi città del globo, accolgono gli alieni con simpatia e affetto, ignari delle terribili intenzioni dei lucertoloni dalla voce amplificata. Soltanto un gruppo di uomini capeggiati dalla bella scienziata Juliet e dall’eroico e spericolato reporter televisivo Mike Donovan, riescono a scoprire la vera natura e le vere intenzioni dei visitatori. Subito si organizzano e danno vita alla “resistenza” per difendere il proprio pianeta dall’esproprio di risorse messo in atto dagli alieni venuti dallo spazio. Il primo obiettivo che la resistenza si propone di raggiungere è quello di smascherare i visitors mettendo in luce la loro ripugnante natura rettile, affinchè i popoli della Terra aprano gli occhi: ci riusciranno durante una cerimonia ufficiale ripresa in diretta dalla televisione nazionale, ma la stampa asservita al regime degli occupanti farà in modo di rasserenare la cittadinanza, mettendo all’indice i “complottisti” e mandando in onda un filmato riparatore della cerimonia, dove non escono fuori lucertole ed esseri orripilanti ma soltanto brave persone che vogliono aiutare l’umanità. La resistenza non s’arrende, organizza continue azioni di disturbo e blitz tra le file nemiche, avvalendosi della collaborazione della “Quinta Colonna“, un corpo clandestino interno ai visitors che si oppone alle mire distruttrici della bella mangiatopi Diana. Dopo innumerevoli episodi la resistenza riuscirà a salvare l’umanità grazie alla scoperta fatta da Juliet di un germe innocuo agli uomini e fatale per i visitors. Questo sarà sparso nell’aria per mezzo di grandi palloni aerostatici, uccidendo tutti i rettiloni, con eccezione dei visitors buoni della 5^ Colonna, immunizzati da un antidoto creato sempre dalla bella Juliet. Il giusto lieto fine di una storia lunga e avvincente.
Mentre rivivevo le emozioni da ragazzino degli anni ’80 riguardando la serie tv, notavo con tragico stupore l’impressionante assonanza tra l’allegoria dei visitatori e quella dell’attuale situazione politica italiana. Tra un raggio laser e un topo inghiottito mi convincevo sempre di più che i nostri nuovi governanti non sono altro che i nuovi Visitors: in effetti Mr. Monti (così viene ripetutamente chiamato nelle diverse assise €urocratiche) e i suoi soci sono venuti mascherati da salvatori della Patria da un pianeta differente da quello di noi umani: sembrano non conoscere la povertà, la precarietà e i drammi quotidiani della società italiana. Anzichè di topi si nutrono di numeri, di grafici e di spread, non hanno mai fatto la spesa al mercato, preso un mezzo pubblico o fatto la filla alle Poste: le loro azioni e la loro esistenza sono esclusivamente finalizzate alla soddisfazione degli indici azionari, l’unico pensiero che hanno al mattino, il solo con il quale vanno ogni notte a dormire. Eppure i nuovi visitatori si sono camuffati bene, in giro si sente dire: “a me sembra un brav’uomo” (espressione che non sono mai riuscito a codificare nel corso della mia esistenza), “hanno restituito dignità all’Italia“, “ora siamo più considerati all’estero“, “poverini, piangono perchè la mala politica del passato li ha costretti a farci fare sacrifici“, ecc…
Noi della resistenza invece sappiamo e abbiamo dimostrato in più occasioni quali siano le reali intenzioni dei nuovi visitatori: prosciugare il popolo italiano del suo denaro per trasportarlo nel loro pianeta-banca, esattamente come i visitors degli anni ’80 pompavano di nascosto l’acqua dei fiumi sulle loro astronavi madre. Di recente lo abbiamo dimostrato sviscerando la manovra finanziaria con la quale Monti-Visitor rastrellerà il denaro della popolazione per creare un fondo di garanzia alle imprese gestito dalle banche, che a loro volta lucreranno sugli interessi e sulla riserva frazionaria (vedere articolo La Vaselina del Prof. Monti: come indebitare gli italiani con i loro stessi soldi), ma la stampa asservita al regime dei nuovi Visitors non ne vuole parlare, preferisce far discutere gli italiani sull’ICI della Chiesa o della CGIL, sugli stipendi dei parlamentari e sui loro privilegi: tutti temi assolutamente importanti ma che distraggono il popolo e i suoi rappresentanti dalla vera rapina in atto, quella del sangue (leggi denaro) che dal mercato viene trasferito nelle astronavi madre (leggi Unicredit, Intesa San Paolo etc..) degli alieni di palazzo Chigi.
Ma noi della resistenza non ci scoraggiamo: sappiamo che giorno dopo giorno sempre più persone si accorgono che sotto la pelle di queste “brave persone” si nascondono mostri al servizio della grande usura, sempre più persone cominciano a capire il grande inganno con il quale l’elite bancaria della BCE vuol sottomettere i popoli d’Europa: l’esproprio della sovranità degli Stati Nazionali diventa ogni giorno sempre più evidente e l’auspicio è quello che tra le fila dei parlamentari (che non sono tutti miracolati/raccomandati dalle segreterie di partito), delle persone impegnate in politica e quelle del mondo dell’informazione nasca una nuova Quinta Colonna in grado di scardinare il meccanismo democraticida messo in piedi dai nuovi Visitors. Noi della resistenza non ci rassegnamo all’idea qualunquista e sempliciotta che tutti i politici fanno schifo e che tutti i giornalisti cantano le lodi del padrone, perchè ciò significherebbe perdere ogni speranza.
Noi della resistenza agli alieni continuiamo a credere nella Politica, quella con la P maiuscola, quella fatta per servire il popolo, quella che trae le sue origini da radici profonde, quella che vuole riacquisire il dominio sull’economia, quella che vuol dare speranza e un futuro ai giovani, quella che nonostante tutto e tutti non s’arrende e non si piega al dominio della grande usura: la buona Politica è l’unica arma in grado di propagare nell’aria il germe della libertà, quello che uccide i mostri e libera gli uomini. E siccome la politica la fanno gli uomini, sta ad ognuno di noi dargli forza per cacciare gli alieni
domenica 11 dicembre 2011
Eurocompromesso
venerdì 9 dicembre 2011
Compleanno
Intanto, Prodi e compagnia bella spacciavano l’euro come fosse una pepita d’oro.
“Dobbiamo sfruttare nel migliore dei modi i grandi vantaggi che ci porterà l’euro: dalla stabilità alla spinta verso lo sviluppo economico, fino alla bassa inflazione e alle opportunità di crescita”.
“Vi ricordate quanto si pagava in più di interessi rispetto ai concorrenti europei? Prima dell’euro lo stato italiano era considerato un debitore meno affidabile di altri stati. Ora siamo credibili quanto gli altri”.
giovedì 8 dicembre 2011
Il preside precario
La manovra è concepita in modo tale da rassicurare mercati finanziari e l'asse franco-tedesco, e corrisponde a quanto per il momento si richiede. E' ovvio che ciò non basterà a rifocillare gli appetiti superlativi delle classi parassitarie che decidono la sorte dei lavoratori.Si può soltanto prenderne atto, per il punto a cui sono arrivate le cose. Insieme bisogna prendere atto che siamo un paese politicamente, civilmente e istituzionalmente minore. La nostra storia già parla per noi, ma l’attualità impone una tragica presa d’atto del fatto compiuto. La politica - da almeno 150 anni - è al servizio della economia. In altre parole, ciò che sarebbe economicamente utile risulta oggi anche politicamente impraticabile. Il decreto Monti non è utile a fronteggiare l'emergenza come ci viene spiegato e ripetuto dagli "hous organs" del Mainstream. Questa manovra è di per sè insufficiente a saldare il conto salato in interessi che il governo attualmente ha contratto con le Banche di emissione, ragion per cui ci aspettano altre manovre aggiuntive e/o correttive. Essa, conferisce al governo non l'autorevolezza come ci viene spiegato, ma il beneplacito necessario per trattare con gli omologhi partner europei. Per questo i principali partiti, volens nolens, si vedono obbligati a sostenerlo. Anche i sindacati devono, obtorto collo, mandare giù il rospo. Altrimenti vedranno il loro potere - già ridimensionato dalle spinte economiciste - a ridursi ulteriormente.
lunedì 5 dicembre 2011
Settimana decisiva
domenica 4 dicembre 2011
Per una nuova Vandea
04domenicadic 2011
Posted by francescofilini1 in Daneistocrazia
La classica lettura della storiografia contemporanea sulle guerre di Vandea tendono a liquidare la questione come una reazione clerical-monarchica alla Rivoluzione Francese. Subito dopo la presa della Bastiglia e prima ancora di aver tagliato la testa a Luigi XVI e Maria Antonietta, i rivoluzionari giacobini procedettero all’espropriazione di tutti i beni clericali che divenivano dal 2 Settembre 1789 proprietà della Nazione, pronti ad essere ceduti per riempire le casse del nuovo stato nascente. Per opporsi a quest’esproprio fatto in nome del popolo e della I Repubblica Francese clericali e nobili avrebbero – sempre secondo la storiografia progressista contemporanea – sobillato la classe proletaria contadina contro il nuovo regime rivoluzionario, per difendere i reazionari valori di Dio, Patria e Famiglia. Cittadini stolti e incapaci di comprendere l’inganno perpetrato dal vecchio potere politico in nome di valori frutto della religione, l’oppio dei popoli di cui parava Marx. Un giudizio sul popolo simile a quello che certa intellighentia dei giorni nostri tende a dare quando le elezioni vengono vinte dal “Cainano” di turno: il popolo è stolto e si fa abbindolare dalle false promesse che il Sultano di Hard-core emana attraverso i suoi potenti mezzi mediatici, detenendo ovviamente il controllo totale sull’informazione. Solo la minoranza illuminata del Paese è in grado di vedere l’inganno, grazie alla sua “superiorità culturale” che deve essere imposta attraverso gli alfieri della verità e della Justitia. In Italia questa cultura giacobina ha trovato in Travaglio, Santoro, Floris, Ezio Mauro, Padellaro e tutti gli altri esponenti del circo mediatico capital-progressista, degli ottimi interpreti. La magistratura impegnata e illuminata ha invece eseguito con grande impegno e costanza i precetti di detta cultura, di cui ne costituisce a pieno titolo il braccio armato.
Le condizioni politico-economiche attuali necessitano una nuova Vandea, un’insorgenza popolare fatta con i mezzi che lo Stato di diritto permette di utilizzare. Le banche che hanno decapitato la politica italiana ed europea e dopo aver imposto da secoli la moneta-debito, oggi si accingono a riscuotere inviando i loro esattori a liquidare gli stati. Quest’articolo viene scritto il giorno prima della manovra del neopresidente del Consiglio Monti, un uomo espressione diretta del mondo finanziario globale: l’esattore inviato dall’usuraio a prelevare la ricchezza del popolo attraverso tasse e svendita di beni pubblici e magari un domani anche alla sdemanializzazione. Parole come “crescita”, “sacrifici” e “spread” hanno sostituito l’ideologico motto giacobino libertè, egalitè, fraternitè e il governo delle banche ce li ripete di continuo utilizzando tutti i mezzi di cui dispone: vogliono convincerci che l’uomo e la sua esistenza sono esclusivamente riconducibili ai dettami dell’ideologia del terzo millennio: l’usura scambiata per libertà.
La nuova Vandea dev’essere una Vandea d’Europa che si ponga l’obiettivo principale di recuperare quella sovranità monetaria (e quindi anche quella politica) perduta nel 1694 con la creazione della Banca Centrale d’Inghilterra. Un’insorgenza che deve passare esclusivamente per una salda presa di coscienza da parte del popolo del sistema bancario della creazione del debito pubblico.
I contadini dell’epoca trascinarono clero e nobiltà a difendere i la propria terra e i loro valori, oggi l’unica vera rivoluzione che possiamo fare è recuperare quel senso d’appartenenza, quei valori e quell’indomito sentimento di libertà che nella storia ha nobilitato ed elevato l’essere umano. E’ il preludio della nuova Vandea Europea.