domenica 27 novembre 2011

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Il più famoso quotidiano statunitense ormai non sembra avere dubbi: le grandi banche di affari stanno già facendo le prove tecniche sull'eventuale crollo dell'Euro. Il mercato, fra l'altro, sta già allontanandosi dall'eurozona, poichè non esiste un governo unico e dunque nessuna sicurezza. Se la moneta tedesca subirà una rivalutazione del 25% a noi toccherebbe una svalutazione del 50%. Non esistono in letteratura economica esempi significativi. L'unico a cui si potrebbe far riferimento, soprattutto in via temporale, è quello dell'Argentina. Per l'Islanda dovremo aspettare ancora prima di trarre qualche  bilancio.
Ciò si tradurrà con un aumento vertiginoso dei prezzi, soprattutto dei prodotti petroliferi e dei prodotti importati. Per tal via sarà utile mettere le auto straniere in garage e tornare ad utilizzare la cara vecchia 500. Niente maggiolone VolksWagen: anche i ricambi saranno in vendita a costi proibitivi. Il lato positivo della faccenda va invece a beneficio delle case automobilistiche italiane che potrebbero sfruttare il vantaggio di una moneta svalutata nel mercato globale. Di tale congiuntura economica beneficerebbe anche lo Stato Sociale che potrebbe avere le mani libere per conferire pensioni e assegni di disoccupazione. Per converso, chi ne farebbe le spese sono i detentori di titoli e azioni ed i risparmiatori in genere che vedrebbero assottigliarsi il loro capitale. 
Una soluzione equa potrebbe trovarsi nel rimborsare solo i risparmiatori italiani, mandando a ramengo quelli stranieri. Ci si troverebbe in pratica con il debito dimezzato  e la possibilità concreta di tagliare drasticamente le tasse. L'Italia tirerebbe un sospiro di sollievo. Almeno fino ad un eventuale invasione straniera.
  ©  ♔Pier Luigi

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