Le veline politicamente corrette ce lo descrivono come un uomo serio, senza fronzoli, distaccato, privo di supponenza ed ostentazione, sobrio nel vestire e parco nel mangiare; una sorta di "englishman in Italy". Un personaggio lontano anni luce dal suo predecessore. A pochi concede familiarità e sorrisi, parla quanto basta, con un tono semirobotico, si limita all'essenziale. E' stato invocato dai poteri forti per fronteggiare la tempesta speculativa che si abbattuta sull'Italia. Dubito, però, che il suo mandato si limiti a questo. Speriamo che la sua sobrietà non si tramuti in una sorta di autoritarismo dispotico, foriero d'una eccessiva tassazione e riduzione di beni e servizi.
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