Giorno dopo giorno i mercati continuano a scommettere e le risposte continuano a mancare. In questo tragico quadro lo spread è tuttora in salita. Anche questo non aiuta il governo. Il permanere della difficile situazione finanziaria ha rafforzato le tesi di coloro che non vedevano di buon occhio il governo tecnico e il commissariamento della democrazia. Ieri la Spagna ha smaltito la sbornia post-elettorale e la corsa ai depositi bancari è già incominciata. I bonos a tre mesi avevano 5,22 di punti in più da pagare rispetto a quelli tedeschi. In Grecia il ritiro dei depositi dalle banche commerciali è arrivato a circa un quarto del totale dei depositi nell’ultimo anno. Ma anche le altre Banche europee e soprattutto quelle tedesche registrano un calo sui depositi. Per UniCredit i depositi sarebbero diminuiti del 10% e Banca intesa avrebbe visto addirittura una diminuzione del 16 %. E il Belgio, tanto per cambiare, si aggiunge nella danza dello Spread. Da Barroso a SarKozy tutti vogliono i soldi tedeschi.
Nella vita quotidiana come reagisce l’italiano medio? L’immagine del Paese è quella di una Bisanzio decadente. I consumi si sono notevolmente ridotti. La gente comincia a rendersi conto della portata della crisi e si rinchiude in casa, pensando alla famiglia, a difendere ciò che si a più a cuore.
Le difficoltà oggettive che Monti deve affrontare sono dunque enormi. I sacrifici in arrivo saranno difficili da digerire. E’ evidente che non esistono ricette miracolose. Ma è altrettanto evidente che queste non siano affatto risolutive se non si prenderanno in considerazione quelle che andranno a destrutturare l’intero sistema, rimuovendo le sacche di inefficienza e innalzando il livello dell’occupazione giovanile. Quest’ultima langue da troppo tempo e se non verranno presi dei provvedimenti all’altezza della situazione c’è il rischio specifico che la situazione prenda una piega davvero irreversibile, con conseguenze disastrose per tutti.
Intanto arriva il BTP-day…. e incomincia la truffa dell’oro alla patria… © ♕Pier Luigi
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