martedì 28 agosto 2012

il Triangolo

Monti, Merkel, Holland
Domani Mister Mario incontrerà Frau Angela ben sapendo che tra Berlino e Parigi  sta ritornando in auge il vecchio e sopito feeling. Francoise Hollande, contrariamente alle previsioni degli analisti politici, si sta dimostrando un ottimo interlocutore per Berlino. Il ministro delle finanze teutoniche Wolfgang Schaeuble e il suo omonimo francese Pierre Moscovici sono in sintonia; e hanno in programma un nuovo tavolo di lavoro comune per risolvere le varie questioni aperte nell'eurosistema. Fra i punti più in rilievo dell'agenda franco-tedesca vi sono la supervisione bancaria europea, la ricapitalizzazione delle banche spagnole e la questione più spinosa: il destino della Grecia.

Mr. Mario, intanto, viene confortato dalle dichiarazioni rassicuranti della Cancelliera teutonica circa il Governatore della BCE, MarioDraghi. Frau Merkel avrebbe difeso strenuamente Mario Draghi di fronte al suo collega della Deutsche Bank.
I falchi della CSU hanno paragonato Mario Draghi a uno spacciatore di droga. I tossicodipendenti in questo caso saremmo proprio noi: i PIGS.
Intanto l'angoscia rimane. e le critiche della Bundesbank, pure.
I fattori di rischio sono numerosi e pure preoccupanti. La prima cosa da evitare sarebbe quella di non far seguire smentite agli annunci. E' accaduto già con le dichiarazione circa il famigerato "cuneo fiscale". Per non parlare poi dell'abbattimento dell'IVA sulle opere pubbliche ecc. 
D'altronde, la fiducia non alberga più negli italiani, nemmeno in quelli che all'inizio lodavano il programma monti. 
Creare false aspettative è infatti il modo peggiore di ingenerare sospetti e sfiducia collettivi. 
A quanto pare anche i cosiddetti "tecnici" stanno percorrendo la medesima strada scassata dei loro predecessori "politici".  Al peggio non c'è mai fine.
© ♕Pier Luigi

sabato 11 agosto 2012

Man Draghi e il dogma incontestabile

Tutti, durante questi anni, hanno pontificato sulla "bontà" dell'euro, tanto che quest'IDEA MERAVIGLIOSA è diventata una sorta di DOGMA INCONTESTABILE..
Al grande governatore-infabulatore è bastata pronunciare una frase per suscitare l'entusiasmo del Dio mercato, facendo calare il mefitico spread. Una sorta di parola magica che ha trasmutato, come d'incanto, il piombo in oro.

Ma cosa ha detto in realtà Mario Draghi?
L'interpretazione più "gettonata" fra gli operatori borsistici è stata quella già paventata in questo Blog. Si tratta del famoso "alleggerimento quantitativo" di cui ve ne traccia anche  "qui".
Si vuole, in pratica, monetizzare il debito onde evitare che il morbo della recessione contagi anche le zone franche. Perché oggi la preoccupazione principale non è quella legata alla inflazione (che di fatto non esiste) ma quella relativa alla depressione e alla deflazione. Questo dimostra -sia detto per inciso - quanto siano vere le dichiarazioni profetiche del compianto Prof. Giacinto Auriti circa l'inesistenza della cosiddetta inflazione.
Ma ora alle dichiarazioni pseudo taumaturgiche dovranno seguire i fatti.
Il "dio" mercato aspetta di vedere all'opera il suo demiurgo. Non si fida solo delle sue auspicabili dichiarazioni. Come farà Draghi a monetizzare il debito, atteso che questa pratica è espressamente vietata dai regolamenti della Banca Centrale Europea?
I tedeschi, dal canto loro, si opporranno strenuamente a questa "manovra", poiché una tal cosa comporterebbe  una immediata esenzione per i maialetti del sud di seguire il trend di austerità monetarista. D'altro canto l'emissione di denaro all'1% (da parte della BCE) verso le banche commerciali non ha prodotto crescita  ma solo un aiuto per le banche medesime. Ritornare quindi a monetizzare il debito come avveniva prima della famigerata legge Andreatta è vietato.
Non solo per effetto della succitata legge, ma soprattutto perché, in tal modo, si evidenzierebbe l'inghippo... e cioè che il denaro - oggi - può essere creato dal nulla, senza riserva, per effetto di una semplice parola magica.
©  ♚Pierre

venerdì 10 agosto 2012

Il gioco delle tre carte

Il bollettino agostano della Banca Centrale Europea è stato chiaro: ha chiesto senza tanti giri di parole ai due "porcellini" del Sud (Spagna e Italia) di far ricorso al cosiddetto Fondo Salva-Stati. Questa sarebbe la conditio sine qua non indispensabile affinché la suddetta Banca sia disposta (suo malgrado) ad intervenire successivamente per acquistare i cosiddetti titoli del debito pubblico. Ciò significa che la Banca Centrale potrà emettere denaro esclusivamente in favore di coloro che ne faranno richiesta attraverso il famigerato fondo "Salva Stati".
In pratica, si vuole suggerire l'escamotage adatto per superare l'impasse dei regolamenti statutari comunitari. Un modo come un altro per sottolineare quanto siano state vere e profetiche le parole del compianto Prof. Giacinto Auriti, secondo cui la "Banca Centrale emette denaro (dal nulla) solamente prestandolo".
Ora il fatto che i "beneficiari" di questo prestito siano le Banche Commerciali e non direttamente gli stati "indebitati", non cambia lo stato pessimo delle cose. Anzi, al contrario, le peggiora alquanto. Perché se le Banche commerciali hanno beneficiato di un tasso d'interesse assai esiguo, lo stesso non accadrà per gli stati che invece dovranno passare sotto le forche caudine dei parametri di Maastricht per ricevere quanto dovuto!
Fra l'altro questo modo di intervenire è anche inefficace, poiché la Banca Centrale agisce solo nei confronti di questi paesi che si trovano in condizioni criticissime, ossia indebitati fino al collo. Ora, non è affatto un caso se tanto la Spagna quanto l'Italia, continuano imperterrite a rifiutare l'aiuto peloso del fondo Salva Stati. Mario Monti e Mariano Rajoi sanno benissimo che accettare l'aiuto del fondo equivarrebbe a pagare interessi altissimi ( da usura appunto) sul proprio debito pubblico.
Ecco il vero motivo di questi continui dinieghi. Non si tratta tanto (come suggeriscono le veline "democratiche") di salvare la credibilità e la reputazione di un Paese. Queste virtù le abbiamo perse da tempo... purtroppo...e oggi rappresentano il classico specchietto per le allodole.
E' l'esempio lapalissiano del potere della grande usura di cui aveva parlato abbondantemente Ezra Pound. I Banchieri Centrali sono i veri strozzini degli Stati Europei. Costoro, usano il paravento democratico, per fare il "bello e il cattivo tempo" e decidere la sorte di ogni singolo stato. Il fatto che i governatori siano nominati attraverso "estenuanti trattative", significa solamente che a questo squallido gioco delle tre carte, i nostri politici hanno un ruolo di primo piano, anche se indossano le vesti dei "camerieri".
  © Pierre

giovedì 9 agosto 2012

Bocciato

Ebbene si, Super Mario ha fallito! Non è il sottoscritto a dirlo e nemmeno uno dei pazzi complottisti che popolano il web. Si tratta invece della maitresse teutonica e del caposala francese.

 La (dis)Unione europea e il Dio mercato non sono mai soddisfatti. Pertanto hanno sguinzagliato francia e germania per spronare ulteriormente mister Mario. I mercati, si sa, sono come dei veri e propri drogati: tagli alla spesa, spending review, privatizzazioni, ecc. Più ottengono più chiedono. 
Eppure il Presidente del Consiglio made in Goldman Sachs ritiene di aver portato a termine tutto quanto lor signori gli chiedevano...proprio come avrebbe fatto un maitre di alta classe.

Pareggio di Bilancio fissato per il 2013, Riforma delle pensioni e, soprattutto del mercato del Lavoro, liberalizzazioni, semplificazioni, velocizzazzioni ecc. Che cosa vogliono di più?

A quanto pare, spread a parte, i mercati vorrebbero un'assicurazione sulla stabilità futura. Tradotto in parole semplici significa assicurare continuità al governo Monti. O un "Monti-bis" o un altro clone made in Bruxelles. Anche perchè - dicono - c'è in gioco il futuro dell'Italia .

Ma, a ben vedere, non è poi così sicuro che Mario abbia fatto per bene i compiti a casa. 
Per esempio. L'obiettivo dichiarato del pareggio di Bilancio non sarà raggiunto per via della spesa per interessi.  Bankitalia, comprendendo lo sforzo del camerier Mario, sostiene che la situazione non sarebbe quella che è se, sul gravoso debito, non avessero pesato ulteriormente gli aiuti alla Grecia e alla Spagna, per non parlare di quelli sommersi verso le imprese creditrici e finanche quelli mascherati dai comuni e dalle regioni del Sud-Italia. Per questi ed altri motivi, i poteri forti, pur riconoscendo lo sforzo fatto dal Presidente del Consiglio, chiedono di più al popolo italiano.
Inoltre, come se non bastasse, c'è da rimettere in moto la "crescita".  E per questo motivo la Cancelliera ha motivo di credere che le supposte fiscali non basteranno: occorrerà far ricorso ad una cura più veloce ed efficace.
© ♔Pier Luigi

mercoledì 1 agosto 2012

Mr. Abbronzatura Und Frau Angela


Mr. abbronzatura sta facendo di tutto per sostenere la pseudo-moneta europea, anche il cascamorto con  Frau Merkel. Non possiamo negarlo. La sua  inimitabile  "moral-suasion" è indirizzata soprattutto verso le natiche teutoniche della signora Angela. al fine di sostenere i debiti pubblici dei maialetti europei (Pigs). Questo sostegno è fondamentale ai fini  della sua rielezione. Una crisi monetaria in piene elezioni lo danneggerebbe assai, ragion per cui è indispensabile che la moneta-debito europea non crolli (almeno fino alla data della sua rielezione).
 Germania e  Francia hanno a loro disposzione due scelte da adottare sui Pigs:
  1. evitare il tracollo finanziario dei paesi meno "sviluppati",  mediante l'attivazione dei meccanismi  antispread e nel contempo spremerli fino all'osso attraverso il prelievo fiscale e sottraendo loro capitali: aziende pubbliche e strategiche, benni patrimoniali, quote di mercato, posti di lavoro, ecc; e infine lasciarli al loro destino e fare shopping di ciò che rimane approfittando del loro bisogno e della svalutazione dei loro assets se non anche della loro valuta; per far ciò si alleano con la partitocrazia e altri poteri tipici italiani, garantendo i loro privilegi per qualche anno ancora. Se viene scelta questa opzione, va bene continuare con Monti. Dovranno sostituire, come mercati di sbocco delle loro merci, questi paesi con altri, con i mattoncini Brics.
  2. Integrarli, renderli efficienti, ossia cercare di portarli al livello dei primi della classe ( Francia e Germania), risanandoli da inefficienze, parassitismi, sprechi, disorganizzazione. Ciò possono fare  non mandando papelli come quelli dell’anno scorso, che la partitocrazia italiana elude bellamente imbastendo pseudo-riforme, perlopiù peggiorative, che aumentano la recessione e l’inefficienza del sistema; possono farlo  dicendo: noi vi aiutiamo se voi ci lasciate mettere gli occhi e le mani non semplicemente nella vostra spesa, nei vostri bilanci, ma nella vostra organizzazione della pubblica amministrazione, della scuola, della giurisdizione, della sanità – se ci date il potere di intervento diretto. Per questa seconda opzione, occorre far sì che si esprima un forte consenso, un forte volere, del popolo, suscitabile da qualche pericolo speciale e incombente, congiunto a totale trasparenza e a controllo reciproco. I partiti devono esser messi da parte. Le forze armate potrebbero svolgere un ruolo molto propizio.
Certo, ciò sarebbe incostituzionale, come del resto tutto l’assetto politico, fiscale, istituzionale. Ma, appunto, visto che dalla Costituzione si prescinde oramai stabilmente e apertamente, che cosa cambia?
 © Pierre