venerdì 3 febbraio 2012



“C’è un detto secondo cui i politici sanno cosa fare ma non sanno come farsi rieleggere; è così che i popoli vengono ingannati e i politici vengono – a loro volta-  sostituiti dai tecnici che non hanno, o pensano di non avere, bisogno dei popoli,  E’ arrivato il tempo per interrompere questo circuito”.
da Uscita di Sicurezza di Giulio Tremonti.




Di fronte alla precedente crisi finanziaria, si era arrivati al punto in cui si era compresa l’urgenza di imporsi un comune standard di regole affinché la finanza sregolata (la finanza per la pura finanza) fosse ricondotta almeno ad una cornice di legalità,  attraverso l’adozione comune e condivisa di regole chiare e cogenti a livello internazionale (global legal standard). L’alta finanza, di fronte a questa possibilità, ha reagito come una bestia feroce e ha sferrato un vero e proprio colpo di coda. 
Questo evento metapolitico si è tradotto sulla “terra” della politica attraverso questi ultimi eventi. 
I tecnici della finanza si sono re-impadroniti dell’agenda politica. E, a  quel punto, i “politici” si sono divisi in due:
  1. chi ne capiva  poco (di economia e finanza) ha continuato (intimorito)  a rincorrere il  mercato,  spesso assecondandolo; a continuato imperterrito  a ripetere pappagallescamente i soliti falsi slogan e le sue parole vuote (“spread” ecc.);
  2. chi, viceversa, conosceva bene i meccanismi usurocratici globali si è messo al completo servizio della finanza.
Dunque, in definitiva, la finanza senza regole e, soprattutto, senza scrupoli, continua a crescere in modo esponenziale, a dominare incontrastata, in quanto la politica è ormai assente sia a livello nazionale sia a livello europeo ed ha perso totalmente il controllo della propria agenda. 
Quello che è successo negli ultimi quattro lustri  appare come una vera e propria rivoluzione. 
E’ una modificazione totale del manifestarsi del capitalismo selvaggio. Secondo Carlo Marx il capitale era il capitale fisso: cioè il capitale delle industrie e delle Banche che si opponeva alla forza-lavoro. Il capitale fisso circola in base al capitale circolante (che però è un ausiliario, un mero accessorio). A causa dell’instaurazione di una nuova situazione geografica (chiamata globalizzazione), di una nuova tecnologia (internet) il  capitalismo precedente (capitalismo perdente) era limitato alla ricchezza fisica… la nuova tecnologia informatica, invece,  ha consentito agli speculatori di andare oltre il capitale fisico… d’inventare in modo virtuale una ricchezza fittizia, infinita, una ricchezza reale inesistente se non nella comune convenzione e credenza che ci sia. Questo dato di fatto ha portato la finanza derivata ad superare di moltissime volte il valore del PIL; la qual cosa è abbastanza curiosa… perché se il PIL è il PIL la finanza non può (e non dovrebbe) essere maggiore del PIL medesimo. Non contenta di ciò l’alta finanza ha provveduto a corredare la sua pratica diabolica di un nuovo supporto ideologico, in quanto riteneva il liberismo  ormai una pratica desueta, superata, non più adatta alle nuove esigenze.  Al servizio è giunto immediatamente un nuovo clone ideologico: il mercatismo, che è in effetti la teoria del dominio assoluto dei mercati sulla politica e sul mondo. 
Noi ci troviamo dunque in una situazione mai verificatasi prima nella storia: il capitale circolante è divenuto il capitale dominante, ingenerando la cosiddetta dittatura del denaro. Essa domina su tutto: sul vecchio capitalismo, sugli stati che le hanno ceduto (in tutto o in parte ) la sovranità e sui popoli.

Questi ultimi reclamano inutilmente la sovranità. Non si sono accorti che adesso sono fuori tempo massimo.  Cosa ancora più grave e terrificante è che questo meccanismo finanziario, non è – come si potrebbe pensare – un “Sistema economico” come poteva essere il vecchio capitalismo o anche il modello socialista sovietico. Così l’apparente “tregua” odierna, non è il frutto di scelte ragionate ed assennate. Al contrario, esso non è altro che una mera variante sullo stesso tema, un abile escamotage per non dar nell’occhio e, soprattutto, per far si che i popoli (gregge belante) vengano depredati di tutte le loro ricchezze, senza che vi siano rivolte e tumulti significativi. Questo sistema è fondamentalmente anarchico. E’ un “Non – Sistema”. Una realtà fuorviante, attualmente fuori controllo. Una sorta di imbroglio alchemico, ingenerato dal maligno. In altre parole qui non c’è il liberismo di un Adam Smith  che voleva la ricchezza delle nazioni… qui il capitale è una sorta di Idrovora che divora tutto, nazioni comprese. Appare chiaro che quando questa idra avrà  “ingurgitato” le nazioni e  bevuto il sangue dei popoli divorerà se stessa, non avendo più nulla da cui attingere linfa vitale.
© ♚ Pierre

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