sabato 26 gennaio 2013

Lo scandalo bancario dell'anno


“ E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina. “(Henry Ford)


Riprendo a scrivere dopo un periodo di pausa.


Chi riteneva di aver messo la parola fine alla questione bancaria si sbagliava di grosso. L'ennesimo scandalo esploso nel Monte dei Paschi di Siena la dice lunga sui controlli "poco accorti" da parte di Bankitalia. Del resto appare ingenuo che una cosa del genere  possa avvenire seriamente, quando la stessa Banca d'Italia è partecipata dalle medesime banche che dovrebbe controllare.  Infatti, fra tutti i conflitti di interessi esistenti in Italia, quello bancario appare essere il più sottovalutato (ed anche il più consolidato) non solo dai mass-media, ma pure dalle autorità giudiziarie. Ma a parte queste considerazioni, c'è ancora qualcosa da dire.  Sappiamo tutti che il Monte dei Paschi di Siena fosse una propaggine del PCI-PDS-DS... e sappiamo pure che ciò non interessa la maggior parte delle persone. Ancora una volta la sinistra è al centro di uno scandalo bancario, a dimostrazione del legame a doppio filo rosso con la sinistra italiana. Ma tutti rimangono stranamente indifferenti. I diretti interessati respingono ogni addebito e i giudici rimangono indecisi sul da farsi.

L'acquisizione di Antonveneta da parte di MPS, quand'ancora questa era in mani spagnole (Santander non aveva ancora perfezionato l'acquisto), desta più di un sospetto.  Il sistema Mussari si basava su di un conto riservato aperto in una banca londinese, in cui, nel lontano 2007, vennero registrati più di due miliardi di euro. Quei miliardi rappresentano il sovrapprezzo pagato per l'acquisto di Antonveneta oltre che a soddisfare gli appetiti pantagruelici della politica. Sul quel conto è stata parcheggiata la madre di tutte le tangenti...e poi, col passar del tempo ed il varo dei famigerati scudi fiscali, se ne è permesso il rientro, affinchè andasse a rimpinguare il conto dei diretti beneficiari. Questo è, più o meno, quanto si legge su "la Repubblica" di oggi. In realtà, i miliardi pagati in più, come sovrapprezzo,  risultano essere il doppio! Inoltre, nel 2009, per occultare un'ulteriore perdita, il monte dei paschi ha ristrutturato il debito accordandosi con una Banca giapponese, la Nomura, falsificando nuovamente il Bilancio. E attraverso un'operazione truffaldina che prevede l'acquisto di BTP a ventisette anni è riuscita a dilatare ulteriormente il debito. Naturalmente, come sempre accade in questi casi, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!
Il contratto stipulato per entrambe le operazioni è stato secretato; ed è stato scoperto nella cassaforte privata di dell'ex direttore generale Antonio Vigni. Quest'ultimo ha lasciato la Banca con una buona uscita di 4 milioni di euro, oltre al corposo stipendio e al T.F.R.. Cosa abbia fatto di buono costui per meritare tanto non è dato saperlo, visto che sia il Bilancio del 2011 sia quello del 2012 sono entrambi in rosso. E questo rende ancor di più temerario e sfrontato il management di MPS che ha così messo fuori controllo la stabilità dell'Istituto di credito senese.
Naturalmente il caso Monte Paschi non è affatto isolato. Nei bilanci delle grandi banche (di tutto il mondo, bene inteso)  ci sono una quantità spropositata di titoli derivati.  Si parla di 650.000 miliardi di dollari, equivalenti a nove molte il PIL mondiale. Tutte le grandi banche italiane sono affette dai medesimi problemi. Queste ultime ormai non elargiscono più credito alle imprese e sono quasi tutte sottocapitalizzate. La fabbrica infinita dei derivati ha premiato moltissimi manager bancari, ma ha ridotto gli istituti di credito sul lastrico. La funzione di questi derivati sarebbe stata quella di "spalmare" (quando si dice lo"spread") le perdite negli anni successivi.
Il guaio è che da noi l'unica autorità di vigilanza spetta alla Banca d'Italia... Ora il ruolo di capro espiatorio spetta a Mussari, reo di aver occultato i bilanci. Visco mente quando afferma che "...Bankitalia ha svolto fino in fondo il suo compito di vigilanza su Mps...".  E anche il Ministro uscente  dell'economia, Vittorio Grilli, si trova in una situazione di estremo imbarazzo nel difendere l'operato di Bankitalia, in quanto il suddetto (nel 2004) ha ricevuto un prestito di favore  dalla Banca Senese per l'acquisto di un immobile ai quartieri Parioli (1,5 milioni di euro). La questione - evidentemente - è sistemica. E' mai possibile che nessuno - dico nessuno - in Via Nazionale si sia reso conto della presenza nelle pieghe del Bilancio MPS dei famigerati derivati tossici? La perdita sui famigerati derivati potrebbe innescare una bomba a orologeria ed investirebbe anche altre banche italiane.  Ma un processo penale per falso in Bilancio non è più pensabile. Purtroppo tale reato è stato cancellato dal Cavaliere e dai suoi sodali per ovvi motivi che qui è inutile ricordare..
Proprio ieri l'assemblea dei soci ha concesso il via libera al Consiglio di Amministrazione al fine di aumentare il capitale della Banca, a garanzia della copertura dell'aiuto statale. Entro e non oltre il 2015 si darà vita all'auspicato aumento di capitale per ridurre il carico degli interessi (circa 350 milioni l'anno).  I mercati naturalmente auspicano un'apertura del Monte dei Paschi a soci esterni. Profumo però chiude ogni speranza. E se il Monte Paschi non fosse in grado di pagare i Monti Bond? Cosa accadrebbe?


© ♚Pierre

6 commenti:

  1. Che fine ha fatto Pier Luigi? Anche se non mi ritrovo nei suoi post, ritengo che il confronto è sempre benaccetto.

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    1. Io, invece, condivido molto i suoi post, danno al Blog un aspetto più serio e scientifico!

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    2. Mio riverito signore,
      La invito a leggere il "manuale per l'excursus" incluso nel sito. Li troverà tutte le spiegazioni nel merito. Circa i post a firma "Pier Luigi", avevo udito dell'ingegno di lui non tanto nelle molte e fervide lodi attribuite dai lettori ai suoi post, quanto nelle sue risposte fornite ai miei...onde ben volentieri accolgo la sua richiesta poichè si inserisce abilmente nella filosofia che anima questo Blog.
      Cordialità
      Pierrre
      Ps. la porta è aperta, tanto in entrata quanto in uscita, ovviamente.

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  2. Occorre fare controlli a tappeto su tutte le banche!

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    1. I CONTROLLI SONO STATI EFFETTUATI! Infatti nel 2010 (ben tre anni fa) gli ispettori di Bankitalia si sono recati al Monte dei Paschi di Siena e hanno rilevato che: "...vi erano investimenti con profilo di rischio non controllati e tenuti SEGRETI". Hanno messo nero su bianco e portato una relazione alla Sig.ra Tarantola. Come mai allora gli alti vertici di Bankitalia asseriscono di non sapere che vi erano dei titoli derivati nelle casseforti di MPS? I vertici della Banca d'Italia hanno MENTITO SPUDORATAMENTE!

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