giovedì 26 dicembre 2013

Riflessioni sotto l'albero di Natale


E' tempo di feste ed è tempo di Bilanci.  Quanto scritto sinora è potuto apparire come incomprensibile.
Scriverlo non appare emozionate, ma  ammetterlo, probabilmente, è un sinonimo di serietà. Sta di fatto che nell'ultimo periodo i Banksters hanno sguinzagliato i loro mastini da guardia. Si erano accorti che il loro sistema stava vacillando ed occorreva dunque correre ai ripari. 
D'altro canto noi non possiamo rimanere con le mani in mano a guardare, ma nemmeno possiamo permetterci reazioni scomposte, che invece di avvantaggiarci finirebbero per screditarci ulteriormente.

Invochiamo tanto la giustizia sociale e poi ci manca il coraggio di condannare senza remore il sistema mafioso delle BANCHE CENTRALI. Ci facciamo strenui garanti della Costituzione e poi lasciamo che le autorità sovranazionali facciano scempio dell'art. numero 1 che è  - a tutti gli effetti - quello più importante.  Siamo, cioè, orbi, incapaci di vedere oltre la punta del naso; e, nello stesso tempo, non siamo in grado nemmeno di vedere cosa vi sia sotto il proprio naso...

Lettaame democratico
In questo momento tremiamo al solo pensiero che un paio di spese natalizie vadano in fumo e non ci accorgiamo della realtà circostante, lobotomizzati come siamo da Giornali e Tv che ci parlano di una fine della recessione e di tante altri buoni propositi. Intanto il Lettame di governo consegna Telecom Italia a Telefonica nell'indifferenza più assoluta. Uno dopo l'altro, come birilli, cadono tutti i paletti che la separano dal controllo di della compagnia telefonica italiana. Anche la bomba annunciata sul Corsera circa un'indagine della Magistratura contro i cugini spagnoli si è rivelato un petardo natalizio.  Del resto se la magistratura avesse veramente intenzione di fare qualcosa di serio lo avrebbe fatto da tempo, impedendo lo scippo criminale della nostra sovranità, giudicando incostituzionale l'adesione all'EURO e al famigerato Trattato di Maastricht. Mi fermo qui. E' Natale e non ho alcuna voglia di polemizzare e gettare altra carne sul fuoco. 

Tuttavia, prima di lasciarvi ai bagordi natalizi volevo sottoporre alla vostra attenzione UN PICCOLO DECALOGO di  domande:
  1. Qual è il motivo per cui ogni giorno vi alzate dal vostro giaciglio?
  2. Cosa vi spinge ad affrontare una giornata di impegni e di difficoltà?
  3. Che cosa avete fatto oggi? 
  4. Cosa farete domani?
  5. State vivendo - senza costrizioni - la vita che vorreste? 
  6. Perchè lavorate così tanto e avete pochissimo tempo a disposizione? 
  7. Perchè, nonostante tutti gli sforzi che fate,  riuscite a malapena ad arrivare alla fine del Mese?
  8. Perché la politica - di destra e di sinistra - non riesce ad allontanare lo spettro del Debito Pubblico? 
  9. Siamo in una democrazia? 
  10. Chi sono le persone che decidono il nostro modus vivendi? 
Se non sapete rispondere chiaramente e sinceramente a queste domande, allora è il caso di seguirmi e di interagire con discrezione.





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