lunedì 10 dicembre 2012

Sovranità? ...uhm....meglio responsabilità!




Il disordine attuale, presente nella società italiana, incoraggia l'informazione selvaggia; una informazione mendace e assai variegata che non aiuta a comprendere ma solo ad indirizzare l'ignaro pubblico in una determinata maniera. La difficoltà, oggi, per il lettore medio è proprio quella di riuscire a dipanare il bandolo della matassa. Indici di Borsa, grafici, tabelle e tutta una serie di termini tecnici di matrice anglofona contribuiscono a rendere il pastone assai pesante e dunque piuttosto indigeribile per i "deboli di stomaco". Per mantenere alto lo share  durante i talk-show politici occorre buttarla in "bagarre", aizzando focolai ideologici che spesso trascendono in veri e propri flames personali. Sul Web invece regna la confusione più totale. Sarà forse per questo preciso motivo che un po' tutti i partiti di marca populista nel criticare giustamente il governo Monti fanno ricorso al medesimo argomento: la Sovranità monetaria. La questione non è nuova. Il primo a portarla all'attenzione del grande pubblico, attraverso una televisione locale abruzzese, fu lo scomparso prof. Giacinto Auriti, docente di Teoria del Diritto all'Università di Teramo. Io, per sgombrare il campo dagli equivoci ne ho parlato ampiamente qui. Chi conosce l'uso distorto che moltissimi Stati avevano fatto del diritto di stampare in proprio la moneta non può non porsi il dubbio sulla reale utilità di questo diritto. In altre parole, ci sarà un motivo logico e reale che non sia viceversa il frutto bacato di un sordido complotto? Il diritto di battere moneta, oggi, si è perciò notevolmente ridotto, proprio per evitarne l'abuso; e, ciò nonostante, si chiede a gran voce, il diritto di falsificare la moneta, cioè al diritto di imporre ai popoli la peggiore delle imposte, peggiore perché inavvertita, gravante assai più sui poveri che sui ricchi, cagione di arricchimento per i pochi e di impoverimento per i più, lievito di malcontento per i FACINOROSI, e dunque di insoddisfazione imperante e, di conseguenza, anche foriera di disordini e ribellioni cruente. Può una persona ragionevole basarsi su mere congetture non avvalorate dalla logica sol perché soddisfano certe basse pulsioni?
© ♔Pier Luigi

2 commenti:

  1. Mi rendo conto che la chiarezza con cui mi sono espresso sulla questione monetaria, possa risultare sconvolgente per chi ha fatto di parole d'ordine come "democrazia", "elezioni", "rappresentatività" veri e propri idoli innalzati al di sopra della più elementare regola di buon senso. Qui non esiste alcun pericolo inflattivo, poiché registriamo proprio il procedimento inverso... Giuseppe Palladino, in una sua importante opera, relativamente all'economia monetaria, scrive:"La Stagflazione si basa su due importanti caratteristiche: la rarefazione monetaria e la sottovalutazione monetaria. Ed è proprio quello che sta capitando a noi, dove l'Euro,le assume entrambe. IN questo modo si colpisce al cuore l'economia di un mercato, perché non solo la moneta è scarsa, ma vale anche di meno...

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    1. Queste parole d'ordine ( come le chiami tu) sono "sacrosante"... tuttavia affinchè esse siano veramente applicate occorre affrancare il proletariato dalla spada di damocle (rappresentata dai bisogni materiali) che li opprime...sino ad allora solo alcuni sapranno resistere e scegliere in modo assolutamente libero.

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