Nel caso in cui lo spread non dovesse scendere sotto la famigerata quota 500 si profilerebbe uno scenario pessimo per il nostro scuiagurato paese. Eh si, perché - paradossalmente - nonostante il prelievo fiscale sta crescendo, il debito pubblico continua imperterrito la sua ascesa, sfiorando i 2000 miliardi di euro. In tale mestissima situazione si è costretti ad accettare gli aiuti del FMI. Quali sono le conseguenze pratiuche che i cittadini sarebbero costretti ad accollarsi? La somma di interessi da pagare più la somma di debito da abbattere porterebbero il paese allo sfascio.
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giovedì 19 luglio 2012
domenica 15 luglio 2012
Veline al "CorSera"
Notizie dal sistema
Il neo ministro all'economia, Vittorio Umberto Grilli, trasmette le sue veline al CorSera per annunciare urbi et orbi che siamo sul punto di "privatizzare" il patrimonio pubblico per arginare il fiume del debito pubblico che cresce ogni giorno di più. L'accellerazione sulla svendita del patrimonio pubblico risponde al diktat della cosidetta troika, poiche vi sono circa 50 miliardi di titoli di debito pubblico (BOT e BTP) da piazzare sul "mercato". Per questo motivo, il Presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in un intervista apparsa su Börsen-Zeitung ha respinto l'idea che il "Bel Paese" abbia per adesso bisogno del "salvangente" fornito dal famigerato fondo Salva-Stati. Buone notizie, dunque. Per oggi niente suicidi.
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venerdì 13 luglio 2012
Dopo la Spagna, l'Italia
Notizie dall'altro mondo
Una manovra da 65 miliardi in meno di tre anni per la Spagna di
Mariano Rajoy. E' questa la cura lacrime e sangue iberica e che si somma
agli aiuti alle banche per 100 miliardi giunti dall'Europa. Niente
tredicesime e taglio dei giorni di ferie per i dipendenti pubblici,
aumento dell'Iva, riduzione indennità di disoccupazione e dei costi
della politica. Previsioni fosche anche sull'Italia che secondo il
presidente di Confindustria Squinzi arretrerà il proprio Pil nel 2012
del 2,4%. Ad agosto si parlerà ancora di spread.
© ♕Pier Luigi
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martedì 10 luglio 2012
Consumi e mutui in picchiata
La trentaduesima edizione dell'Osservatorio sul Credito al
Dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia fotografa l'entità e
la profondità della crisi delle famiglie. Mutui e consumi rallentano
ulteriormente. Colpisce in particolare il dato sull'erogazione dei mutui
per l'acquisto di abitazioni, -47% riferito al primo trimestre del
2012.
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